Onorevoli Colleghi! - Le patologie respiratorie rappresentano uno dei più rilevanti problemi socio-sanitari esistenti in Italia e nel mondo, per il numero di persone che ne sono affette, per le elevate mortalità e morbilità ad esse associate, per le conseguenze debilitanti che comportano a carico dei pazienti e per gli elevati costi diretti ed indiretti che gravano sulla società.
      Occorre sottolineare che in tutto il mondo è in continuo e costante aumento il numero di pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), e a questo dato epidemiologico si accompagna il ritardo con il quale, molto spesso, è diagnosticata questa malattia.
      Anche in Italia la dimensione sociale della BPCO sembra essere stata sottovalutata nell'ambito dei piani sanitari nazionali.
      Nel nostro Paese le persone che soffrono della suddetta patologia sono circa cinque milioni, e una quota percentuale presenta un'evoluzione verso l'insufficienza respiratoria che, come è noto, rappresenta una condizione altamente invalidante, con pesanti limitazioni nello stile e nella qualità di vita sia del paziente che della famiglia.
      Dal punto di vista economico, studi di farmaco-economia hanno consentito di valutare in circa tre miliardi di euro il costo globale per la gestione della suddetta patologia.

 

Pag. 2

Da tali ricerche è emerso che circa i 2/3 dell'impegno totale di risorse sono dovuti a costi diretti (ospedalizzazione, assistenza medica, assistenza farmaceutica), mentre 1/3 è imputabile ai costi indiretti (soprattutto perdita di giornate lavorative e riconoscimenti di invalidità).
      Tenendo conto dell'evolutività della malattia dovrebbero essere individuate le condizioni ideali per attuare un efficace programma di prevenzione, terapia, riabilitazione ed educazione/informazione, nel tentativo di impedire la sua progressione nel tempo verso più pesanti livelli di gravità ed irreversibilità, cioè verso quelle situazioni cliniche che determinano il maggior impatto socio-economico della malattia sulla collettività, oltre che il maggior impegno di risorse.
      Non vi è dubbio che una disposizione legislativa su questa materia non solo allevierebbe i problemi dei broncopatici cronici, ma sarebbe l'espressione di una volontà politica di dare l'avvio a misure specifiche nel campo della prevenzione, dell'informazione, dell'educazione e della ricerca scientifica e farmacologica, con effetti che vanno al di là della singola patologia, per riguardare la tutela della salute delle generazioni future.
 

Pag. 3